📢📢 Prende oggi il via il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, che in Italia colpisce ogni anno 53mila donne.

Tumore al seno: il test genomico per evitare la chemio sarà gratuito in Lombardia

Tumore al seno: il test genomico per evitare la chemio sarà gratuito in Lombardia

La chemioterapia in alcuni casi di tumore al seno non sempre è necessaria. Evitarla per proseguire solo con la terapia ormonale è una questione di genetica. Grazie all’utilizzo di un test (Oncotype Dx), che analizza il profilo molecolare del tumore in questione, è possibile selezionare quelle pazienti che possono evitare la chemioterapia. Un test, validato già da tempo grazie ad ampi studi su migliaia di donne, in Lombardia sarà disponibile gratuitamente in tutti gli ospedali. Un grande passo avanti verso una medicina personalizzatae con il minor impatto sulla qualità di vita.

Tumore al seno triplo negativo: via libera di EMA all’immunoterapia04-09-2019LA CHEMIOTERAPIA NON SEMPRE E’ NECESSARIA

Una delle strategie più diffuse per evitare il rischio di sviluppare recidive nel tumore al seno prevede la somministrazione, immediatamente dopo l’intervento, di una terapia adiuvante a base di chemioterapia e terapia ormonale. L’obbiettivo principale è quello di ridurre al minimo la possibilità che la malattia si ripresenti eliminando le potenziali cellule tumorali presenti in circolo. Questo approccio negli anni ha portato ad una netta riduzione nel numero di recidive.

Non sempre però la chemioterapia risulta necessaria. E’ questo il caso dei tumori del seno positivi ai recettori ormonali in stadio precoce e a rischio intermedio. Negli anni è stato infatti visto che se il tessuto tumorale presenta determinate caratteristiche molecolari, analizzabili grazie ad appositi test genomici, è possibile evitare la chemioterapia e procedere alla sola terapia ormonale.

Tumore al seno: gestire gli effetti collaterali delle cure ormonali19-07-2019TEST GRATUITO IN LOMBARDIA

In particolare, attraverso l’analisi di 21 genipresenti nel tessuto tumorale, Oncotype Dx è in grado di fornire una previsione attendibile del rischio di vedere ripresentarsi la malattia nei dieci anni successivi. Se questo è basso, oggi gli oncologi hanno la possibilità di evitare di somministrare la chemioterapia. Un vantaggio non indifferente in termini di qualità di vita e di gestione degli effetti collaterali della chemioterapia. Sino ad oggi le donne potevano ricorrervi pagando oltre tremila euro, salvo avere alcune polizze sanitarie private o essere in cura in grandi centri di ricerca in grado di offrirlo grazie agli accordi assunti con la società che lo ha messo a punto. Oggi, in Lombardia, tutti gli ospedali lo offriranno con il costo a carico della Regione.

OLTRE MILLE CHEMIO RISPARMIATE

«Uno studio condotto su 400 pazienti, operate e poi selezionate per ricevere la chemioterapia, ci ha permesso di ridurre il ricorso a quest’ultima nel 50% dei casi – afferma Carlo Alberto Tondini, direttore dell’unità operativa di oncologia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo -. Proiettando questi risultati a livello regionale, è stato calcolato che l’utilizzo di Oncotype Dx consente di risparmiare circa mille chemioterapie all’anno».

Pubblicato in News